sabato 23 aprile 2016

Ingellis: "Il Partito Democratico marcia unito verso l’obiettivo di amministrare la nostra comunità per rendere Latina città d’Europa"

Il Partito Democratico ha chiuso la lista dei candidati e venerdì 22 aprile c’è stata l’assemblea cittadina per gli ultimi passaggi formali, prima dell’inizio ufficiale della campagna elettorale, per licenziare lista e programma.
Nei giorni scorsi, più di qualche esponente del nostro partito ha posto l’accento sull’importanza del governo comunale in merito a temi per i quali i cittadini di Latina aspettano da anni risposte concrete: penso, fra i tanti, ad Omar Sarubbo con l’iniziativa sul Turismo ed il risparmio economico con le luci a Led, Cinzia Romano ed Alessandro Cozzolino che hanno ripreso il tema della sicurezza e delle problematiche dei quartieri della città, Massimo Carnevale con la necessità di ripensare la mobilità della città o Paola Serangeli e Mauro Visari per il loro lavoro sulla cultura, Fabrizio Porcari che ha puntato i riflettori sui giovani e le startup, Marco Cepollaro che è intervenuto sulla necessità di ripensare il rapporto tra PA e cittadini, Marco Fioravante professionista delle questioni urbanistiche che ha sempre denunciato le malefatte dei passati amministratori.
Ciò che unisce, in un quadro generale, tutto questo è la capacità di ripensare la città di Latina proiettata nel futuro più prossimo, intervenendo su più fronti, con l’idea di uno snellimento della macchina amministrativa e di un miglioramento continuo, attraverso un nuovo modello di gestione costruito in stretta collaborazione con i dipendenti comunali, ed un governo delle risorse pubbliche oculato negli investimenti e di risparmio nella gestione operativa, come nel caso della sostituzione delle luci a Led, ricordato da Sarubbo. Latina ha bisogno di correre per recuperare il tempo perso finora, bloccata dalla mala gestione della destra cittadina.

Credo che, insieme al nostro candidato Enrico Forte, dovremo focalizzare l’attenzione su tre direttive:
1. Latina città d’Europa: con l’idea di renderla aperta ai giovani erasmus, innovatori, ricercatori, non dimenticando che oggi le autostrade e le infrastrutture più importanti sono le nuove tecnologie, la banda larga e, quindi, non è un’utopia la possibilità per Latina di essere la città dell’innovazione, come una grande capitale europea. Ma soprattutto il nostro obiettivo è quello di uniformarci agli standard di vita di città della stessa dimensione, prendendo quelle italiane ed europee di pregio come benchmark per il governo cittadino. Costruire opportunità di lavoro, ripensando ad un modello di logistica territoriale che punti fortemente al risparmio energetico ed alla protezione dell’ambiente. Puntare su un sistema di logistica moderno, crocevia nord-sud e mare-monti, per far diventare Latina economicamente conveniente per lo stoccaggio ed il trasporto di merci (rivedendo, per esempio, il modello dell’intermodale di Latina Scalo, altro disastro evidente della destra).
2. Latina città giovane: c’è un tessuto socio-economico-culturale che vede covare in profondità e spesso in silenzio, energie vitali che provano in ogni modo ad emergere. Penso a tutti i ragazzi che hanno deciso di rischiare in prima persona, avviando una attività commerciale, tanti ristoranti e pub, ma anche negozi retail, che investono le proprie energie in innovazioni di offerta commerciale, Giorgione e i Gufi, Neghelli 11, Silvia e il suo Numero9, fra i tanti. I giovani che hanno idee innovative impegnati a costruire startup. Non dimentichiamo il mondo culturale latinense, fucina di talenti riconosciuti: oltre Chiazzetta e Calcutta, Paolo e Riccardo Toselli, Graziano Lanzidei con la banda della Migliara, Maulucci, Chiocca, Notaro, Zabaglio. Senza dimenticare Gabriele Casale, Alessandro Duprè e Adolfo Bigioni, nel campo della pittura. Ecco, una città in cui le competenze sono tante, i talenti ancor di più, ma chi ha governato è stato troppo piccolo, richiudendo la città in un recito ristagnate. Spetta a noi costruire, in sinergia con questi giovani, politiche di sostegno e di incentivi per valorizzare la città di fondazione e costruire nuovi posti di lavoro.
3. Latina città di turismo: si tratta di valorizzare le tante caratteristiche della nostra città, la marina deve ripartire dai turisti stagionali a cui aggiungere politiche focalizzate a creare le condizioni a supporto di un sistema vitale tutto l’anno. I borghi, che rappresentano spesso la storia della città, devono essere ripensati come se fossero il diamante di un solitario, attraverso progetti di salvaguardia e sviluppo tipici dei piccoli centri storici. Tutto questo processo si inquadra nell’idea di una città che faccia da traino e supporto al turismo dell’intero agro pontino su cui affacciano molti dei più bei luoghi della nostra provincia.
Siamo l’unico vero partito in campo e marciamo uniti verso l’obiettivo: governare Latina per portarla ad essere una delle città più vivibili d’Italia e di Europa.

Emanuele Ingellis (Presidente del PD Latina)