lunedì 4 aprile 2016

La destra è impegnata in un paradossale tentativo di restaurazione, il Partito Democratico offre alla città donne e uomini che la amano davvero

Una destra fatta di politici che tirano fuori dalla naftalina idee di quindici anni fa non può essere credibile di fronte ai cittadini. Il Partito Democratico guarda alla Latina del 2020, a progetti che possano guardare all’esigenza di occasioni di sviluppo sul territorio, che sappiano interpretare la città che cambia, che siano in grado di offrire alla comunità quelle risposte attese invano da oltre due decenni. Gli alfieri della destra latinense, invece, ripropongono con una buona dose di faccia tosta quello che non sono mai riusciti a fare quando sono stati al governo della città, promettono di avvicinare i borghi al centro fornendo domani quei servizi che ieri non hanno saputo realizzare pur avendo avuto anni e anni di tempo per farlo, rispolverano proposte che ormai sono vecchie perché da un lato sbagliate in partenza, come il tram che pomposamente continuano a chiamare metro leggera ma metro non è, e dall’altro pensate in un’epoca totalmente differente, quando molti degli elettori di oggi non erano nemmeno nati.
Stiamo assistendo a un paradossale tentativo di restaurazione da parte di chi ha messo in ginocchio la città. Non si può pensare di continuare a prendere in giro i cittadini, non si può credere che tramite scuse di facciata, presentate peraltro con una certa insolenza, si possono cancellare d’incanto oltre vent’anni di malgoverno. Quella di giugno è l’ultima occasione per cambiare il volto di Latina, per evitare di lasciarla in mano a chi non la ama, non l’ha mai amata ma se ne è sempre servito solo per il proprio tornaconto. Questa è la vera servitù che Latina ha subito, non certo gli allarmismi totalmente infondati su fantomatici depositi di scorie o altre questioni che rischiano di sfociare nell’intolleranza. Latina è una città con potenzialità eccezionali, che può offrire opportunità di lavoro, che può diventare un polo attrattore di risorse e di investimenti esterni, che può esprimere tutta la sua bellezza e la sua vitalità per i potenziali turisti, per i giovani del territorio, per coloro che vogliono costruire il futuro della nostra comunità. Se tutto ciò non è accaduto sinora, se i tanti progetti faraonici si sono dimostrati solo castelli in aria, se la città è in affanno e non coglie le possibilità che le si prospettano, la colpa è delle persone che l’hanno amministrata sino ad oggi, dei protagonisti di due sfiducie consecutive, di chi ha promesso tanto ma non ha concretizzato nulla. E le stesse persone, le stesse facce, da un lato rispolverano posizioni e idee fallimentari, dall’altro inseguono sfrontatamente una verginità politica, tentando di abbindolare i cittadini. Ma i latinensi sanno che ormai questi personaggi si sono giocati ogni credibilità sul piano politico, e che per far crescere Latina è necessario cambiare. Per questo il Partito Democratico offre alla città di Latina donne e uomini che la amano davvero, che si mettono al servizio della comunità al fine favorirne lo sviluppo, perché ci sia un domani finalmente migliore per l’intera collettività.

Andrea Giansanti
(Segretario PD Latina)