Stiamo assistendo a un paradossale tentativo di restaurazione da parte di chi ha messo in ginocchio la città. Non si può pensare di continuare a prendere in giro i cittadini, non si può credere che tramite scuse di facciata, presentate peraltro con una certa insolenza, si possono cancellare d’incanto oltre vent’anni di malgoverno. Quella di giugno è l’ultima occasione per cambiare il volto di Latina, per evitare di lasciarla in mano a chi non la ama, non l’ha mai amata ma se ne è sempre servito solo per il proprio tornaconto. Questa è la vera servitù che Latina ha subito, non certo gli allarmismi totalmente infondati su fantomatici depositi di scorie o altre questioni che rischiano di sfociare nell’intolleranza. Latina è una città con potenzialità eccezionali, che può offrire opportunità di lavoro, che può diventare un polo attrattore di risorse e di investimenti esterni, che può esprimere tutta la sua bellezza e la sua vitalità per i potenziali turisti, per i giovani del territorio, per coloro che vogliono costruire il futuro della nostra comunità. Se tutto ciò non è accaduto sinora, se i tanti progetti faraonici si sono dimostrati solo castelli in aria, se la città è in affanno e non coglie le possibilità che le si prospettano, la colpa è delle persone che l’hanno amministrata sino ad oggi, dei protagonisti di due sfiducie consecutive, di chi ha promesso tanto ma non ha concretizzato nulla. E le stesse persone, le stesse facce, da un lato rispolverano posizioni e idee fallimentari, dall’altro inseguono sfrontatamente una verginità politica, tentando di abbindolare i cittadini. Ma i latinensi sanno che ormai questi personaggi si sono giocati ogni credibilità sul piano politico, e che per far crescere Latina è necessario cambiare. Per questo il Partito Democratico offre alla città di Latina donne e uomini che la amano davvero, che si mettono al servizio della comunità al fine favorirne lo sviluppo, perché ci sia un domani finalmente migliore per l’intera collettività.
Andrea Giansanti
(Segretario PD Latina)