martedì 31 maggio 2016

Demarchi (PD): La destra ha ridotto Borgo San Michele in una condizione di degrado

“Le condizioni di degrado in cui sono costretti a vivere i cittadini di Borgo San Michele sono la dimostrazione tangibile del fatto che le amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi vent’anni hanno promesso ma mai mantenuto”. Questa la denuncia di Antonella Demarchi, candidata del Partito Democratico al Consiglio comunale in occasione delle elezioni del 5 giugno prossimo.
“Sono legata affettivamente a Borgo San Michele – prosegue la Demarchi, poiché mi sono trasferita qui 32 anni fa per amore, e i miei quattro figli sono nati e cresciuti qui. Ho accettato la candidatura nelle file del Partito Democratico non per vanagloria, ma proprio per dare voce a chi non l'ha mai avuta”.

La Demarchi punta il dito verso una serie di progetti mai realizzati, che avrebbero potuto migliorare la vivibilità del Borgo.
“Il piano della mobilità – ricorda la candidata del PD - prevedeva il divieto di passaggio dei mezzi pesanti lungo la Migliara 43 e via Cardarelli, per il raggiungimento della SR Monti Lepini. Oltre al danneggiamento del manto stradale, l'alta pericolosità di tale direttrice tocca l'ingresso delle due scuole materne comunali del Borgo. Inoltre, l’ingresso sud di Borgo San Michele, al centro di Via Capograssa, necessita di dissuasori di velocità al fine di incrementare la sicurezza stradale in un tratto fondamentale”.
Sempre in via Cardarelli c’è un altro segno evidente dell’incuria di cui sono stati vittima i residenti di Borgo San Michele. “All’ingresso dell’ex Gial – prosegue la Demarchi - campeggiano quotidianamente cumuli di rifiuti di varie specie. Ciò sicuramente grazie alla condotta poco civile di alcuni, che senza dubbio potrebbero essere dissuasi con un controllo di telecamere”. Telecamere che avrebbero dovuto essere previste nell’ambito del programma di videosorveglianza, mai attuato dalla destra.
“Da ultimo, ma non per importanza, la cura del verde che viene effettuata da volontari a vario titolo, in maniera più massiccia durante il periodo pre-elettorale. La manutenzione dei giardini comunali, e delle aree verdi in generale – conclude Antonella Demarchi - è un diritto della cittadinanza e un dovere dell’amministrazione comunale, non una concessione”.